Prezzo e Recensione Il ragazzo che amava Shakespeare
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La recensione di Il ragazzo che amava Shakespeare in breve
Autore: Bob Smith Editore: Guanda Uscito il: 2004-01-15 Edizione: Prima ISBN: 888246542X
Venditore: Amazon Formati disponibili: [Cartaceo] Pagine: 322

Recensione del 28/09/2020 di Sarah
Bob Smith ci racconta la storia della sua vita partendo dalla prima infanzia. La nascita della sua sorellina diversamente abile, la madre così presa dai suoi dolori da dimenticare il figlio, un padre assente. Sono i nonni ad occuparsi del bisogno affettivo del bambino con le loro saltuarie ma regolari gite in macchina. Grande importanza per il protagonista ha la scoperta di un libro di Shakespeare. Tutto il racconto è accompagnato dalle citazioni di Shakespeare esattamente come la vita dell'autore è stata accompagnata dalle opere dello scrittore. La grande sensibilità di Bob Smith può comprendere appieno le opere di Shakespeare e grazie al suo trasporto riusciamo ad immergerci sempre più affondo nei passaggi di questi capolavori. Fondamentali sono le estati trascorse a fare il servo di scena di Amleto al Festival shakespeariano " In quei giorni e quelle notti passate nel teatro non osservavo l'< Provando su se stesso il valore terapeutico delle opere di Shakespeare, Bob Smith dedica gran parte della sua vita a leggere questi testi soprattutto alle persone anziane. " E' Quasi impossibile dire quanto abbia significato per me avere quelle vecchiette brontolone dalla mia parte. L'amore in senso romantico me lo sono ormai lasciato alle spalle da un po', in linea di massima. Non ho figli, nessuno che sia stato costantemente al mio fianco. Ho dedicato la mia infanzia ad una sorella malata, e non sono mai emerso del tutto da quel buio. Quelle cheerleader in versione geriatrica mi hanno ridato qualcosa che non avevo più dal tempo dei miei nonni."
Di cosa parleremo quando saremo vecchi come voi? Quando sentiremo pioggia e vento battere il buio di dicembre? Di che discorreremo in questa gelida caverna per passare le ore lunghe che agghiacciano? (Cit. Cimbelino, III, 3)